@vanityfairitalia

Solo un altro film sulla fine del mondo? Non proprio. Qui la distruzione del pianeta diventa una faccenda ridicola. Don’t Look Up, al cinema dall’8 dicembre e dal 24 su Netflix, parte da questo presupposto: e se il mondo stesse finendo e a nessuno fregasse niente? Adam McKay aveva in mente un film sul cambiamento climatico, ma per renderlo più incisivo ha scelto una scadenza più breve: sei mesi e 14 giorni al «the end». Tutto inizia con una dottoranda dell’università del Michigan, Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence), che fa una sorprendente scoperta: una cometa si sta dirigendo verso la Terra e la colpirà tra poco più di sei mesi. E, visto che ha un diametro di circa 5-10 chilometri, l’impatto sarà devastante. Dibiasky e il suo professore, il dottor Randall Mindy (Leonardo DiCaprio), comunicano subito la scoperta alla Nasa e vengono trasportati alla Casa Bianca. Ma Meryl Streep – nel film presidente degli Stati Uniti (molto genere Trump) – scoppia a ridere: «Sapete quante volte ci hanno predetto la fine del mondo o l’arrivo degli alieni?». Meglio occuparsi del solito circo che la circonda. Dibiasky e Mindy, increduli e disgustati, ignorano l’ordine di riservatezza del presidente e finiscono ospiti di un talk show, The Daily Rip. In scaletta, dopo la rottura tra la popstar del momento (Ariana Grande) e il fidanzato rapper. L’esilarante coppia di giornalisti - Cate Blanchett e Tyler Perry – fa il resto. La società non può che dividersi in due: negazionisti e non (vi sembra qualcosa di già sentito?), chi urla «Don’t Look Up!», non guardare in alto, tanto non succederà nessuna catastrofe, e chi appoggia la scienza («Look Up!»). La cometa crea nuovi posti di lavoro, lo scienziato DiCaprio diventa un sex symbol da copertine. Non manca nemmeno il miliardario finanziatore e il millennial che si innamora di Dibiasky (Timothée Chalamet). Un film così può solo finire in tre modi: con gli scienziati smentiti dalla realtà, con il presidente ottuso che riesce in qualche modo a salvare la situazione o con l'intero pianeta che viene spazzato via. Chi siamo noi per svelarlo? di @stefisalta

December 08, 2021

Quanto impatto hanno le discriminazioni sulla salute mentale? @sara_psicologiabenessere, tra gli autori del libro «Anche Questo È Femminismo», risponde a questa domanda in un minuto @edizionitlon @bossyitaly

December 08, 2021

Libero. Finalmente Patrick Zaki è fuori dal carcere, dopo 22 mesi di prigionia in Egitto. Ad accogliere lo studente egiziano a Mansoura una delegazione di donne – la mamma, la fidanzata, la sorella – che lo aspettavano sotto la pioggia. «Sto bene, sto bene», sono le prime parole che ha pronunciato in italiano. E poi: «Forza Bologna». Zaki è stato rilasciato circa alle tre, ora locale. Vestito di bianco, come era apparso ieri in tribunale, quando era stato dato l’annuncio del suo rilascio. Ora non dovrà più restare in carcere, anche se non sono cadute le accuse a suo carico. Non si sa ancora se rimarranno tutte, come quella per istigazione al terrorismo formalizzata dopo l’arresto nel febbraio 2020, ma di certo non cadranno quelle per cui è stato incarcerato (diffusione di notizie false attraverso un articolo sulla minoranza copta che risale al 2019). Lo studente dovrà poi ripresentarsi davanti alla Corte il 1° febbraio 2022. Ma oggi è il giorno della gioia: Zaki è fuori dal carcere.

December 08, 2021

Per non far diventare l’assenza più acuta presenza, «And Just Like That» sfodera una serie di nuovi personaggi. Il produttore esecutivo e sceneggiatore Michael Patrick King è stato, però, abbastanza furbo da evitare la scelta più prevedibile: trovare una nuova Samantha e piazzarla al fianco delle tre. Nel nuovo attesissimo capitolo di #SexAndTheCity, in arrivo il 9 dicembre (in Italia su Sky e Now), i nuovi personaggi che ruotano attorno a Carrie, Miranda e Charlotte sono quattro. Iniziamo da Che Diaz (Sara Ramírez), che chiede di usare nei suoi confronti i pronomi they/them. Non binario e queer, Che di professione fa il comico ed è lo speaker di un podcast che ospita regolarmente Carrie. Seema Patel (Sarita Choudhury), invece, è una esperta di real estate. Stato sociale: single. Nicole Ari Parker presta il volto a Lisa Todd Wexley, documentarista e mamma di tre figli. Ultima, ma non meno importante, Nya Wallace, professoressa di Legge alla Columbia. Il resto della trama è assolutamente top secret, ma l’intento è chiaro: nessuna nuova Samantha e, soprattutto, la volontà di rappresentare una società più simile a quella di oggi. E non finisce qui. Le foto che abbiamo a disposizione del sequel mostrano Carrie tra le braccia di un uomo non meglio identificato. Certo, fa parte del cast anche Mr. Big, ma chi è l’affascinante sconosciuto? Sappiamo solo che a interpretarlo è Jon Tenney. Piccola consolazione: ormai manca davvero pochissimo per scoprirlo. di @stefisalta

December 08, 2021

Il presidente della Repubblica Mattarella con la figlia Laura dal palco reale riceve un’ovazione alla Prima della Scala di ieri sera. I look degli ospiti della gran serata. Il direttore di Vanity Fair Simone Marchetti e Francesca Ragazzi, Head of Editorial Content di Vogue Italia, Luca Argentero e Cristina Marino, Francesco Vezzoli, Antonia Dell’Atte, Roberto D’Agostino, Federico Marchetti e Manuel Agnelli. 📷 Getty Images

December 08, 2021

Alla Prima della Scala dal sapore della rinascita, la vera star è stata il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto da cinque minuti ininterrotti di applausi. Tutti in piedi, tutti rivolti verso il palco reale. In scena c'era il Macbeth di Giuseppe Verdi, ambientato in una realtà onirica e distopica, diretto da Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore e con protagonisti Anna Netrebko e Luca Salsi. Ma l’altro spettacolo è quello degli abiti lussuosi e preziosi degli ospiti della gran serata. Il total black vince su tutto e la parola d'ordine è «elegante sobrietà». Del resto questa è la Prima di Giorgio Armani, socio fondatore non solo della Fondazione Teatro alla Scala da fine aprile, ma anche tra i partner della serata per aver offerto le decorazioni floreali del teatro per l’occasione. A mandare verso l'infinito e oltre l'asticella dello stile quest'anno è, dunque, il Re assoluto del Made in Italy che per l'occasione veste tantissime celebrity e personaggi della politica e cultura. In Armani Alessandro Cattelan, in total black e camicia ton su ton, e la moglie Ludovica Sauer. Ancora Barbara Palvin, angelo di Victoria's Secret, bellissima in rosa pallido, accompagnata da Dylan Sprouse in smoking. Greta Ferro, fasciata in un abito dallo scollo all'americana che fa tanto dark lady. Del team Re Giorgio anche Cesare Cremonini, presente insieme alla mamma. Non passa inosservato l'abito blu elettrico e piumato di Cristina Fogazzi, al secolo Estetista Cinica, alla Scala con parte della sua crew, tra cui Cathy La Torre e Paolo Stella. C’è Roberto Bolle, a suo agio in smoking da fuori serie e nel suo elemento assoluto. Questo è stato l'anno della rinascita ma anche della sobrietà sofisticata. Nella gallery, una selezione di look.

December 08, 2021

Un anno di viaggio per raggiungere il nostro Paese. Bevendo dalle pozzanghere, sfuggendo ai trafficanti d’organi. Quando è arrivato, Hakim Abdul Salim aveva 13 anni. Ora lavora per l’Onu e pensa ai ragazzini del suo Afghanistan: «Quale futuro li attende?», come racconta nell'intervista sul numero di Vanity Fair in edicola storia @cristina piotti video @chiaramirelli montaggio @l____max produzione @alice_crose

December 08, 2021

«Complessità e approfondimento costano fatica. Ma sono indispensabili quando si vuole davvero capire qualcosa. Il rischio vero è che ognuno può oggi diventare un potente veicolo di divisione e disinformazione». L'editoriale del direttore @marchettisimone sul nuovo numero di Vanity Fair, in edicola da mercoledì 8 dicembre #VFinedicola

December 08, 2021

Misurare i gesti e le parole. È quello che ha imparato negli ultimi mesi Jennifer Lawrence, protagonista della cover del nuovo numero di Vanity Fair in edicola da domani mercoledì 8 dicembre, che con la gravidanza ha capito quanto sia importante fermarsi un attimo prima di parlare. Sì perché questo tempo ci è necessario, specialmente in un momento storico in cui, sui social, la facilità con cui le opinioni diventano fatti e verità possono creare divisione e disinformazione, come racconta il direttore @marchettisimone nel suo editoriale. #vfinedicola Fotografia @lachlanbailey Pullover a righe @dior Bracciale @verdurajewelry Fashion editor @georgecortina Make-up @fulviafarolfi Manicure @ashlie_johnson Hair @shayashual

December 08, 2021

#ASKBeauty con @alessandra_paudice La beauty editor di Vanity Fair risolve tutti i vostri dubbi a tema bellezza. Basta chiedere! #VFwellbeing

December 08, 2021

A pochi giorni dall’uscita di And Just Like That, attesissimo nuovo capitolo di #Sexandthecity, non sappiamo praticamente nulla di quello che andrà in scena. Tra le poche certezze, ne spicca una: Mr. Big ci sarà. E lui e Carrie stanno ancora insieme. L’abbiamo scoperto durante le riprese, quando Sarah Jessica Parker e Chris Noth sono stata immortalati in più occasioni. Durerà fino all’ultimo episodio? Difficilissimo da prevedere. Nell’attesa non ci resta che ripercorrere la loro storia da montagne russe. Durata? Novantaquattro episodi più due film. Tra primi incontri, rotture, matrimoni saltati, tradimenti e sesso al primo appuntamento: «Quindi tu e io forse facciamo sul serio?». «Forse». La serie Hbo arriva in Italia, in contemporanea con gli Stati Uniti, dal 9 dicembre su Sky e in streaming su Now. Nel nostro video, i 10 momenti Carrie-Big che più raccontano il loro (tormentato) amore. a cura di @stefisalta

December 08, 2021

Sul set si annoiava, così si è buttato sul cibo. Ma un tumore gli ha portato via il gusto. Ora che è guarito, e gira la sua serie tv sulla cucina italiana, @stanleytucci si confessa. Indovinate qual è il suo piatto preferito? Lo racconta sul numero di Vanity Fair in edicola #VFinedicola 📸 @charlottehadden

December 08, 2021